Canon EOS 5D Mark III, veloce e sensibile

Le prestazioni di una fotocamera come la Canon Eos 5D Mark III sono talmente numerose che esaurirle, in maniera esauriente, in una sola prova è impossibile. Meglio, allora, concentrarsi solamente su alcune. L’esemplare che abbiamo avuto tra le mani è tra i primi della serie definitiva. Proprio mentre lo testavamo è giunta la notizia che, negli USA, Canon avrebbe ritirato una serie di Mark III perché affette da uno strano difetto: usate in posa lunga tenendo acceso il display superiore, quello con i dati di scatto, l’esposimetro fornirebbe letture errate.  Abbiamo subito provato a riprendere in questo modo e non lo abbiamo riscontrato. Se esiste veramente è limitato solo a qualche numero di serie. Al di là di questa considerazione, sarebbe interessante farne un’altra: chi è il fotografo che mette la fotocamera su treppiede e fa una posa lunga tenendo acceso il display superiore? Crediamo nessuno, perché è una prassi che non ha senso. Tant’è, per dovere di cronaca. Noi abbiamo voluto concentrare in modo particolare la prova sull’uso della Mark III nella fotografia sportiva in condizioni critiche d’illuminazione. Raramente il fotografo normale può disporre del parco luci che illumina gli eventi sportivi internazionali, quelli ripresi anche dalla televisione. Con un corto zoom 24-70mm abbiamo impostato la sensibilità di 20.000 ISO. Avete letto bene: ventimila. I risultati sono stati più che buoni, come più che buone le riprese in Full HD girate nelle medesime condizioni. Abbiamo anche testo una modalità che sta riscuotendo molto interesse: l’HDR. E’ piacevole poter eseguire automaticamente on-camera elaborazioni che prima avrebbero richiesto un buon programma di fotoritocco.  Fanno da contorno a queste specifiche prove su strada, alcuni scatti eseguiti nelle condizioni più disparate, con un’attenzione particolare a quelle ad alti ISO. Per saperne di più, andate al sito www.pmstudionews.com e guardate il video-tutorial