Salve a tutti,Sono Otino La Palombara ho 30 anni abruzzese doc ed appassionato di social media marketing fino al midollo,oggi voglio bagnare questo mio debutto nella sezione web 3.0 di Fotografia 3.0 con una storia molto stimolante per Voi fotofili che in tempo di crisi sicuramente vi farà accendere la “famosa” lampadina di archimede ed emulare il protagonista di questa storia.
Tutto iniziò negli States da un ex ricercatore tale Craig Finlay ,che coltivava la vostra stessa passione ovvero la fotografia che dopo aver scattato alcune foto al matrimonio di un amico trasformò la sua passione in lavoro tant’è che iniziò ad inanellare matrimoni su matrimoni fino ad arrivare al “fatidico” matrimonio che diede la svolta alla sua carriera di fotografo.
Lui quel giorno si trovò a fotografare il matrimonio della sua amica Rebecca e decise di sua iniziativa di taggare la sposa nelle foto che la ritraevano,Tale gesto però scatenò un classico esempio di viral marketing che portò gli amici ad autotaggarsi nelle foto pubblicate dal Finlay,essendo però che in ogni foto era presente il logo dell’agenzia fotografica da lui fondata, su face book si scatenò un vero e proprio passaparola che gli portò una mole di lavoro tale da far arrivare il suo compenso a 3500 dollari.
Tale fenomeno di crowdsourcing si è poi esteso anche in Italia tant’è che da due anni su face book c’è un gruppo che si chiama Roma Sparita dove gli utenti pubblicano in bacheca delle vecchie foto della capitale e quando non ricordano il luogo della foto chiedono agli altri utenti un aiuto generando buzz nel gruppo.
Una delle ultime foto che ha avuto successo tra gli utenti è stata una foto dell’aeroporto del Littorio che dal Natale 2009 ad oggi ha ricevuto ben 120mila “mi piace” dagli appartenenti al gruppo di Roma Sparita.
Che ne pensate?vi garba come idea?
Fonte: Ilsole24ore.com
Otino La Palombara
Copywriter & Digital Pr