E’ sotto gli occhi di tutti questo tira e molla per l’ennesima legge ad-personam che stavolta ci tocca da molto vicino, essendo questo un blog e potendo rientrare nella nuova legge sull’editoria. Si parla di libertà di stampa, di libero pensiero, i padri fondatori della Costituzione hanno scritto l’articolo 21 della Costituzione, del tutto attuale si, ma quasi del tutto ignorato sia nelle modifiche da attuare che nelle modalità in cui questo articolo viene trattato nelle aule giudiziarie in caso di denuncia per diffamazione a mezzo stampa.

Quello che mi stupisce molto, e non è da poco, è l’assordante silenzio dell’opinione pubblica, di tutti quelle associazioni, organizzazioni, che tempo addietro con tanta forza e coraggio riuscirono a impedire la famosa legge bavaglio che oggi vorrebbero riproporre sotto mentite spoglie, con la scusa di non far andare in galeria qualcuno a cui dovrebbe essere tolta da subito ogni possibilità di scrivere, visto e considerato che ha oltre 60 giudizi pendenti (sempre per diffamazione) e 7 sentenze di condanna definitive per diffamazione a mezzo stampa…

Questo assordante silenzio mi preoccupa molto, non solo perchè sono proprietario di questo blog, ma anche perchè lo sono dell’intero network fotografico nazionale a cui fanno capo ì più autorevoli forum di fotografia (Canon Club, Nikon Club, Sony Alpha e Fuji Club).

Perchè parlo di libertà di stampa e fotografia? Perchè sono stato in prima persona denunciato per diffamazione a mezzo stampa da una società legata alla Fotografia (di cui non voglio fare il nome) che ha trovato su uno dei miei forum qualcosa che riteneva diffamante nei propri confronti. Quindi la mia persona è stata equiparata a un direttore di testata giornalistica per qualcosa (forum) che nulla a che vedere con un giornale, una redazione, o che minimamente si avvicini a qualcosa di simile anche lontanamente. Non entro nel merito della denuncia che lascia il tempo che trova e sarà mia cura difendermi da questa infamante accusa, oltre che ingiustificata, non essendone io l’autore e non essendoci in ogni caso nulla di diffamante su quanto scritto da alcuni utenti del forum che hanno raccontato la loro esperienza negativa (con prove alla mano) di quanto loro accaduto.

Come si fa a equiparare un forum/blog a una testata giornalistica? Come è possibile che per simili argomenti non vengano chiamati degli esperti del settore web, vista l’estrema delicatezza dell’argomento e vista la totale inesperienza in materia da parte di chi dovrebbe legiferare per il web. Sui miei forum vengono scritti dagli utenti circa 2.000 messaggi al giorno in maniera del tutto casuale e libera, una quantità spaventosa di informazioni che in teoria dovrebbero essere controllate (con la nuova normativa in discussione), filtrate e poi approvate da uno staff che dovrebbe stare li 24 ore su 24 solo per fare questo lavoro. Un lavoro impossibile, tra l’altro visto e considerato che si sta parlando di forum, in cui anche i componenti dello staff non percepiscono alcun compenso e che partecipano come gli altri utenti in maniera del tutto saltuaria e non continuativa.

Se qualcosa non va a genio a qualcuno, abbiamo 48 ore per risolvere la questione e rischiamo una multa fino a 50.000 euro, e anche una “molto probabile” denuncia per diffamazione, nonchè dare anche la possibilità al diffamato di poter pubblicare la rettifica (vera o falsa che sia) senza diritto di replica sulle affermazioni da lui ritenute diffamanti.

E’ davvero una cosa incredibile!! Se io scrivo che tizio è un ladro (sapendo che è stato anche processato e condannato, quindi “ladro” con tanto di sentenza definitiva), tizio avrà la possibilità di chiedermi la rimozione o la rettifica di quanto affermato e il relativo diritto di pubblicare una sua risposta senza diritto di replica (da parte nostra), dicendo ad esempio che non è un ladro e che il ladro sono io. Lo stravolgimento della realtà, il capovolgimento di tutto.

Se passasse una roba del genere ci sarebbe davvero da preoccuparsi, molti blogger, siti, forum e quant’altro potrebbero chiudere per sempre, o impedire che si affrontino determinati argomenti per non correre il rischio di cadere vittime in questa terribile tagliola che incombe…

Anche wikipedia si è ribellata a queste modifiche, ma è un caso isolato, nulla a che vedere con il frastuono e guerriglia mediatica scatenata per bloccare (con grande successo) il precedente tentativo di mettere un bavaglio all’informazione, di qualunque tipo si tratti.

Per quanto riguarda la mia personale esperienza, che sto vivendo sulla mia pelle, sarà mia cura raccontarla quando si chiuderà, per ora preferisco non aggiungere altro se non una grande delusione per tutto quanto sta accadendo, per questa legge aborto, per chi la vuole proporre e per chi sta in quel silenzio assordante a guardare passivamente cosa succederà…. a voi la parola…