E’ ormai sotto gli occhi di tutti che l’unica vera evoluzione a cui stiamo assistendo nel campo delle reflex digitali è quella che riflette in pieno l’epoca totalmente multimediale in cui viviamo, ovvero la possibilità di girare video in alta definizione di buona qualità.

Se è vero che uno smartphone consente di girare video con una qualità più che dignitosa e di poterlo condividere sui social network in tempo reale, il tipo di video che possiamo girare con una reflex ha un “sapore” completamente diverso. La grandezza del sensore e la possibilità di utilizzare le ottiche fotografiche con profondità di campo ridotta conferiscono ai video un look cinematografico molto accattivante.

In teoria, chiunque possieda una reflex in grado di girare video sarebbe già pronto per passare dalla fotografia al video. In realtà per produrre dei risultati gradevoli occorrono un paio di requisiti fondamentali.

Il primo riguarda le tecniche di ripresa che da statiche diventano dinamiche. Per un fotografo non è problema esporre correttamente e comporre una bella inquadratura, ma per realizzare dei movimenti di macchina corretti è necessario integrare le proprie conoscenze fotografiche con il linguaggio tipico del video. Panning, zooming, focusing sono termini che devono entrare a far parte del vocabolario quotidiano del fotografo che diventa videomaker, insieme all’adeguamento delle attrezzature di ripresa (cavalletti, carrelli e altri accessori specifici per il video) che oggi risulta molto meno costoso di quanto si pensi.

Il secondo requisito è più insidioso e di fatto è quello che finora ha inibito molti fotografi: il software per l’editing e la post-produzione. In altre parole era necessario imparare ex-novo un software specifico come Adobe Premiere e Apple FInalCut Pro per gestire l’editing, la color correction e la grafica animata. Questi software sono nati per un mercato professionale, ossia per operatori che conoscono già le tecniche di base del montaggio video, i tagli delle clip, la gestione dei keyframe delle tracce video e audio ecc.

Adobe è stata molto attenta ai segnali provenienti da questo tipo di mercato introducendo già da qualche anno la possibilità di gestire il video in Photoshop, ma il passo avanti notevole è avvenuto con la versione CS6.

Da questa versione in poi è infatti possibile gestire l’editing video direttamente in Photoshop CS6 con una discreta flessibilità, mantenendo un flusso di lavoro molto simile a quello utilizzato dai fotografi per le immagini statiche.

Facciamo un esempio. In figura 1 vedete una foto dal sapore un po’ piatto e monotono.

Con qualche livello di regolazione, un metodo di fusione e un filtro per aumentare la nitidezza tra i più usati di Photoshop è possibile produrre una versione decisamente più accattivante e tridimensionale come quella di figura 2.

Già, e se invece che su un’immagine dovessimo applicare gli stessi interventi su un video?

La cosa è perfettamente realizzabile a patto di mantenere il flusso di lavoro non distruttivo. Intrigante, non è vero?

A dire il vero l’originale di figura 1 altro non è che un fotogramma preso da un video girato in HD proprio con una reflex digitale. Come fare quindi per avere lo stesso risultato di figura 2?

Il primo passo, dopo aver aperto il file video esportato dalla fotocamera direttamente in Photoshop, è quello di aprire il pannello dei livelli in cui troveremo due elementi (figura 3): li Livello 1 che costituisce la clip video e il Gruppo video 1 che può contenere altri livelli oltre al Livello 1, inclusi quelli di regolazione. L’iconcina con il simbolo della pellicola in basso a destra ci indica che questo livello contiene un video e non un’immagine.

Per applicare le stesse modifiche apportate sull’immagine statica basterà trascinare i livelli di regolazione applicati al nostro originale statico trascinandoli con un drag&drop nella finestra del documento che contiene il nostro video.

L’unica accortezza che dovremo avere è di scegliere del menu Livello il comando Crea maschera di ritaglio (cmd/ctrl+alt+G) e il gioco è fatto!

Tutti i livelli di regolazione che verranno inseriti al di sopra del Livello 1 e che saranno applicati ad esso con il comando Crea maschera di ritaglio, influenzeranno i livelli sottostanti proprio come avviene nelle immagini statiche (figura 4), ma, cosa molto più importante, verranno applicati per tutta la durata della clip video contenuta nel Gruppo video 1. Per fare una verfica aprite il pannello Timeline dal menu Finestra di Photoshop e fate click sul simbolo Play ► nella parte in alto a sinistra nel pannello. Se i livelli di regolazione sono stati applicati correttamente, nella timeline l’unica traccia video attiva sarà quella del Livello 1. In caso contrario applicate il comando Crea maschera di ritaglio per ogni livello di regolazione.

E se volessimo applicare dei filtri al nostro video? Purtroppo, almeno per il momento, l’unico modo per applicare dei filtri di Photoshop ai video è quello di convertire tutto il gruppo video in un Oggetto Avanzato (tasto destro sul Gruppo video 1>Converti in Oggetto Avanzato come mostrato in figura 5) e poi di applicare i filtri desiderati.

Dato che l’Oggetto Avanzato è stato creato partendo da una traccia video, Photoshop manterrà nel pannello Timeline la durata originale del video con tutti i livelli di regolazione applicati correttamente.

Tra l’altro, il vantaggio di usare gli Oggetti Avanzati è quello di poter sempre cambiare i parametri e i metodi di fusione dei filtri applicati per alterare il risultato finale, senza parlare delle opzioni aggiuntive come quella di poter mascherare i filtri avanzati localmente agendo con un pennello nero sulla maschera dei Filtri Avanzati.

Nell’esempio di figura 6 potete notare un effetto tilt-shift (menu Filtro>Sfocatura>Scostamento inclinazione) applicato a un video.

Nota: per poter applicare i filtri di Galleria Sfocatura con il video occorre aggiornare Photoshop CS6 alla versione 13.1.

Per completezza occorre dire che le tecniche esposte in questo breve articolo non sono assolutamente esaustive e non contemplano alcune limitazioni sugli interventi possibili per il video in Photoshop. Così come non abbiamo qui lo spazio per indagare tutte le varie opzioni di esportazione disponibili per ottimizzare il montato finale per diverse piattaforme come il web, i tablet ecc. (menu File>Esporta>Rendering video).

Credo comunque che a questo punto iniziate a intravedere le possibilità di intervento che si prospettano per il video, il tutto senza dover abbandonare un ambiente di lavoro familiare come Photoshop CS6. La barriera che ha frenato molti fotografi nell’affrontare il video con le reflex inizia a sgretolarsi…

Se la cosa inizia a stimolare la vostra curiosità, allora siete pronti per partecipare a un workshop dedicato a questi argomenti come PHOTO to VIDEO organizzato da PS School il 27 gennaio 2013 a Milano (tutti i dettagli a questo link).

PHOTO to VIDEO è un workshop teorico-pratico pensato per fotografi, grafici o amatori che vogliono esplorare il magico mondo del video, utilizzando le reflex per l’acquisizione (oppure miscelando foto e video da diverse sorgenti) e Photoshop per il montaggio e l’editing, creando così in pochi passaggi prodotti finali di qualità con tanto di transizioni, tagli, montature, effetti di colore, filtri e tutte le tecniche che rendono il video un prodotto davvero magico.

Prima di dare uno sguardo a quello che si può realizzare con Photoshop per il video al link http://www.youtube.com/watch?v=STe-1Sa3JLg vi segnalo un simpatico contest realizzato in collaborazione con Fotografia 3.0 di cui trovate tutti i dettagli in un post dedicato QUI.

Si tratta di un semplice quiz su Photoshop, e tra tutti coloro che invieranno le risposte esatte a contact@psschool.it, verrà estratto un ingresso gratuito per l’evento PHOTO to VIDEO del 27 gennaio a Milano.

Buon contest e buon video a tutti!

Alessandro Bernardi